Il peccato di Adamo, che per Dante consiste nel “trapassar del segno”, così come “il folle volo” di Ulisse, rappresentano per la psicoanalisi il simbolo di una delle tendenze fondamentali della psiche umana. Dietro queste imprese trasgressive, che sfidano apparentemente i limiti che dio ha imposto all’uomo, si cela la fantasia narcisistica per eccellenza: il desiderio di ricomposizione della fusione primitiva che assume la forma fantasmatica di un ritorno al ventre materno.