In questo libro si interroga sul binomio inscindibile che lega il dolore alla crescita, nei momenti cruciali della vita, dall’infanzia all’adolescenza alla vecchiaia. Ma, dall’accresciuta capacità di sentire, i propri moti interni o quelli che vengono dagli altri, o dalle opere letterarie o artistiche, nasce un affinamento percettivo, che
ci rende più capaci anche di gioire e di scorgere orizzonti insospettati.
L’avventura della crescita emotiva, sostenuta dalla curiosità, e spesso necessitata dalla sofferenza, accompagna gli snodi della nostra esistenza e riguarda pazienti e terapeuti, anche se in modo dissimile.