Gli stati psichici, o stati della mente, sono di un ordine logico ed esperienziale diverso dagli stati cerebrali. A differenza degli stati cerebrali, rilevabili in modo sempre più accurato per mezzo di sofisticate quanto recenti tecniche di neuroimaging, la percezione dei nostri stati psichici avviene sempre dall’interno. Non solo ma come postulò Brentano (1874), precursore della riflessione fenomenologica in psicologia e psichiatria, gli stati mentali a differenza di quelli fisici sono dotati di “intenzionalità”, in altre parole sono diretti verso due mondi: il mondo intrapsichico e il mondo esterno. La nostra psiche è dunque nella sua essenza relazione: relazione con il proprio Sé, relazione con gli altri e relazione con quell’Alterità più vasta che chiamiamo Mondo. Ne consegue, pur costituendone anche la premessa, che la psichiatria non può che essere sociale. Viene proposta pertanto una riflessione sulle radici epistemologiche della psichiatria moderna e delle implicazioni che la sua identità “psicosociale” ha per la comprensione e lo sviluppo degli attuali servizi e offerte di cura specialistiche nell’ambito della salute mentale. Bibliografia Bhugra D., Moussaoui D., Craig T.J. (2022). Oxford Textbook of Social Psychiatry, Oxford University Press. Brentano F. (1874). Psychology from an Empirical Standpoint. London: Routledge, 2014. Freud S. (1921). Psicologia delle masse e analisi dell’Io, vol. IX. Bollati Boringhieri, Torino, 1977. |