In Svizzera il suicidio rappresenta la seconda causa di morte dei giovani tra i 15 e 25 anni. Il suicidio tocca oggi in maggior misura, rispetto a 20 anni fa, gli adolescenti più giovani : un nuovo fenomeno preoccupante. Questi dati devono farci ri ettere. La grande maggioranza dei giovani che si suicidano o tentano il suicidio so rono di depressione. La depressione all’adolescenza si esprime, ancora più che in età adulta sotto svariate forme, più o meno mascherate. Quali sono i segnali verbali e soprattutto non verbali (a livello comportamentale e corporeo) che questi giovani ci “lanciano” prima di passare all’atto? Più che sulle cause è importante ri ettere in un’ottica di prevenzione, sui fattori di rischio. La ri essione psicoanalitica va orientata sull’interazione tra l’organizzazione intrapsichica del giovane e la realtà psicosociale che lo circonda. La presa a carico psicoterapeutica dei giovani che hanno tentato il suicidio richiede sovente un intenso lavoro in rete se possibile in strutture specializzate. Due esempi : la struttura di crisi dei HUG a Ginevra creata da François Ladame nel 1995 e oggi denominata “Malatavie unité de crise” e il centro Jean Abadie a Bordeaux, primo centro in Francia, fondato da Xavier Pommerau.