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Riflessioni a partire dalla dimensione mitologica e letteraria. In un breve scritto del 1922 Freud usa un’espressione linguisticamente simile a quella usata dai due sarti burloni nella fiaba di Andersen “I vestiti nuovi dell’Imperatore”; anche lo scopo è simile, dato che in entrambi i casi l’obiettivo è quello di ottenere ragione, servendosi di uno stratagemma retorico. Prendendo lo spunto da questo escamotage pragmalinguistico, nell’incontro si riflette su alcune comunicazioni patologiche e sul senso della parola psicoterapeutica, sia su quella detta nella relazione terapeuta-paziente, che su quella detta nella relazione tra terapeuti di diversa formazione.
Lettura orientativa
Per un orientamento di massima si rinvia all’articolo: F. Maiullari,“Strategie retoriche e non, per conquistare Troia. Riflessioni psicoterapeutiche a partire dal Filottete di Sofocle”
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